Gian Carlo Menotti Fondatore                                                   Francis Menotti Presidente e Direttore Artistico

 

Lettera Aperta 10/06/2008

Con riferimento al comunicato stampa diramato dal Sig. Sindaco di Spoleto Massimo Brunini, dall’Assessore Gilberto Stella, anche in qualità di Vicepresidenti della Fondazione Festival, dopo l’incontro avuto con i rappresentanti delle categorie economiche della città, intendo precisare quanto segue.

La famiglia Menotti e l’Associazione Festival dei Due Mondi non hanno intenzione alcuna di impedire al Comune di Spoleto l’organizzazione di eventi artistici e culturali. A nessuno sfugge d’altronde che i Menotti per primi hanno reso la città di Spoleto la culla di arte e cultura in Umbria e nel mondo.

Tuttavia ciò a cui i Menotti hanno diritto è impedire un uso non autorizzato dei marchi Festival dei Due Mondi e Festival di Spoleto di loro esclusiva proprietà.

D’altronde la cosa era da anni ben nota alla Fondazione Festival dei Due Mondi. Già nel 2004 il Tribunale di Spoleto evidenziò a chiare lettere quanto segue:

“(…) Scopo assegnato alla Fondazione era quello di sostenere, nel tempo, le attività del festival assicurando continuità alla manifestazione (…). Questi essendo i compiti assegnati alla fondazione dallo stesso Giancarlo Menotti – in uno agli altri cofondatori – è evidente che non può definirsi usurpazione del marchio o atto di concorrenza sleale da parte della fondazione la realizzazione di manifestazioni, anche artistiche – che siano semplicemente serventi il Festival, al cui sostegno fu costituita la fondazione – ma non contraddistinte con l’espressione in questione – chè in tal caso si avrebbe usurpazione del marchio al cui uso come tale (marchio) da parte della Fondazione non vi fu alcun consenso del Maestro Menotti – nè concorrenziali o confondibili con quelle del Festival, poiché in tal caso la Fondazione agirebbe fuori e contro gli scopi assegnati e quindi oltre i limiti entro i quali vi fu consenso all’uso dell’espressione”.

D’altra parte per rispondere a numerose altre illazioni simili alla quella odierna, intendo sottolineare che la famiglia Menotti non ha mai chiesto comodi vitalizi, ma semplicemente la sottoscrizione di ciò che a tutto il mondo è nota come licenza di marchio. Con una lunga ed estenuante trattativa di almeno 12 mesi, si è tentato di raggiungere un accordo sul futuro del Festival in concordia tra le parti, che assicurasse una vera ed autentica continuità alla manifestazione ed un ruolo super partes al Ministero dei Beni ed Attività Culturali.


Francis Menotti